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13 maggio 2007

Da Pescasseroli si segue la sterrata che passa dal maneggio e raggiunge l’accesso “C” del Parco Nazionale d'Abruzzo nei pressi del quale si trova il fontanile della Difesa, Da questo punto è possibile seguire la sterrata che tuttavia compie un lungo tornante ed è meno piacevole per chi cammina; pertanto è meglio salire attraverso i prati fino al rifugio della Difesa che è in genere chiuso e riservato ai ricercatori del Parco. Dal rifugio si imbocca il sentiero contrassegnato “C3” che compie all’incirca lo stesso percorso della strada sterrata passando in amene zone prative alla base del ‘catino’ di monte Tranquillo. Quando il sentiero entra nella faggeta si ricongiunge alla sterrata che prosegue in salita nel bosco.E’ possibile raggiungere il santuario di monte Tranquillo sia lungo la strada, sia seguendo tratti di sentiero che ne tagliano i tornanti. Il santuario (1557 m) è stato costruito in tempi abbastanza recenti in un luogo considerata sacro fin dai secoli passati e si trova in posizione panoramica. Dal momento che, partendo da Pescasseroli. e possibile arrivare in auto fino al termine della zona edificata, si può calcolare che in circa un’ora e mezzo tutti possano raggiungere il santuario; questa gita è dunque consigliata anche ai camminatori meno allenati, Il percorso è raccomandabile nei mesi primaverili. Nelle radure della faggeta si può osservare infatti la fioritura dell’Iris marsica, il giaggiolo margicano, da pochi anni individuato come rara specie endemica di questa zona e rigorosamente protetto. Dal santuario si riprende il sentiero “C3” che, in direzione sud-ovest attraversa una zona a pascolo, oltrepassa uno stazzo e, piegando decisamente a sud, raggiunge il valico di monte Tranquillo (1637 m), punto di confluenza di numerosi itinerari che permettono traversate a Pescosolido e alla strada che porta a Campoli Appennino e a San Donato Val di Comino.

Dal valico, per tracce di sentiero su terreno prativo, si sale senza difficoltà alla vetta di monte Tranquillo da cui si gode di un bel panorama che comprende le faggete della Macchiarvana e della Macchia Palombo verso est. Il ritorno può avvenire lungo l’itinerario di salita, ma più interessante è compiere la traversata a Forca d’Acero con altre due ore di cammino (5 ore in tutto). Da Forca d’Acero si può rientrare a Pescasseroli con i mezzi pubblici (informarsi all’Ufficio di zona) o in autostop, ma è anche possibile il pernottamento nel rifugio del Parco Nazionale d'Abruzzo (occorre il sacco a pelo), previa richiesta (anche in questo caso rivolgersi all’Ufficio di zona); nei pressi vi è un bar-ristorante.

Per raggiungere Forca d’Acero dalla vetta del Tranquillo si scende nuovamente lungo la sterrata fin oltre il santuario, dove la strada si immette in un’altra sterrata (segnavia "C1") che semplicemente si segue senza difficoltà fin quasi a Forca d’Acero. Per evitare un inutile tratto di strada, alla fine si devia per un sentiero “P1” che si vede sulla destra e si giunge in breve al rifugio. Nelle vicinanze è l’accesso “P” al Parco Nazionale d'Abruzzo. Durante il percorso si apprezzano dapprima la grande zona prativa di Campo Rotondo, sulla sinistra di chi cammina e poi il bel pianoro della Macchiarvana